ESPOSIZIONE TEMPORANEA



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Bomarzo. Il Sacro Bosco di Maurizio Calvesi
illustrato da Giuliano Vangi

[...] rocce che hanno preso forma di draghi, orche, sirene, leoni o d'enormi testuggini.
L'insolito scenario appartiene a uno dei piu' originali giardini del Cinquecento italiano, quel Sacro Bosco celebre ai nostri giorni, piu' forse di quanto non fu alla sua epoca. Le grandi sculture sono disseminate lungo percorsi scoscesi, tra alberi e ciuffi di vegetazione il cui assetto originario ci e' ignoto, ma che doveva lasciare qualche margine al selvaggio, per intonarsi al carattere del singolare giardino. Diversamente infatti dal consueto ordinamento dei parchi rinascimentali, il Sacro Bosco non e' scandito da prospettive di viali ortogonali e simmetrici; ma si presenta come un'avventurosa sequenza di apparizioni ora spaventevoli ora amene, che vengono incontro al visitatore scoprendosi l'una dono l'altra nell'intrico del verde.

Maurizio Calvesi


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Discorsi intorno a due Nuove Scienze di Galileo Galilei
illustrato da Piero Guccione

Dieci fogli di grafica, dieci opere che attraversano il percorso figurale degli ultimi anni di Piero Guccione, dall'azzurro del mare, colto nella luce del mattino, al tramonto, alla notte stellata, dai carrubi dell'altopiano alle opere nate da un confronto con Masaccio, Michelangelo e Caravaggio, dieci fogli che dicono dell'intensa e umanissima esistenza di un grande artista che sulla verita' del cuore ha fondato la sua esperienza estetica, restituendoci la nuda verita' delle cose, una nudita' che ha straordinarie qualita' di bellezza.
Dieci fogli in omaggio a Galilei, autonomi rispetto ai Discorsi intorno a due nuove scienze, che nel mezzo grafico alleggeriscono la sostanza fisica, per diventare sempre piu' immagini impalpabili, rarefatte, sogni adocchi aperti, fantasmi scaturiti dal visibile, immateriali, nati da un confronto visivo costante con la sostanza della vita, del mare, del cielo, delle colline, dei carrubi, dei fiori, delle opere amate, restituite da un occhio velato dal cuore, il velo dell'emozione che smaterializza tutto, traducendo la realta' in atmosfera, forma che e' del sentimento.

Paolo Nicosi dal catalogo della mostra



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Aligi sassu

"La pittura e' poesia prima di essere verita'"
Aligi Sassu

L'assunto esprime quello che e' la pittura per Sassu e quello che e' la pittura di Sassu: poesia. Che cos'e' la poesia? E' l'intuizione e la sintesi dell'essenza della realta' e quindi della verita'. Il connubio fra le due arti e' qui manifesto in versi che contengono immagini e in immagini che sono versi poetici. In entrambi Sassu coglie la verita' delle cose percorrendo l'unica strada possibile per l'artista quella del sentire immediato e dell'altrettanto immediato esprimere. Perche' se la ragione procede per gradi, lo spirito intuisce e ha fretta di manifestarsi. "Rapido come il lampo la saetta parola deve essere impressa scritta sulla carta, al momento, allora resta viva, si e' fatta poesia". Questo dice Sassu e questo vale anche quando la parola si fa linea, forma, colore perche' in entrambi i casi si tratta di cogliere la verita' "la concreta splendida verita', che non e' mai riduzione al quotidiano ma il mito di un mondo assoluto futuro". Un mondo mitico evocato dai suoi versi ma anche dalle sue immagini, dai meravigliosi cavalli variopinti e dai giovani corpi che talvolta compaiono a loro fianco.



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Francesco Messina

Spesso Francesco Messina si confronta con il tema degli animali. Nel farlo, oltre all'interesse per il movimento, per l'anatomia dei corpi, per i rapporti fra la figura e lo spazio, manifesta un profondo amore per la natura considerata come immagine visibile del Dio invisibile. In quest'ottica ogni cosa racchiude il respiro dell'Eterno. Se il cavallo e' frequentemente motivo di interesse, basti pensare al celeberrimo "Cavallo morente" per la sede della Rai a Roma, il gatto cattura l'attenzione dell'artista per la morbidezza del pelo, lo sguardo sornione, il senso di calore e placida tranquillita'.
Quanto poi al disegno, esso costituisce un valido strumento per indagare le forme e i loro rapporti con lo spazio, senza mai tradire la fedelta' al connubio natura-classicita' nel segno della Bellezza.