PRESENTAZIONE DEL VOLUME "DI TERRA E DI TEMPO" (Evento concluso)


Venerdi' 10 Giugno 2005

alle ore 19,00

nelle sale del MAS sara' presentato il romanzo


di terra e di tempo


della scrittrice Isabella Colonna Preti

sara' presente l'autrice.


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L'opera:

Maria canta da contralto e compone collages di case dove le piace inventare la serenita' custodendo nel cuore il suo segreto: per nutrire la forza che possa dare una voce ai desideri dell'anima e resistere al dolore e alla solitudine, mangia la terra da quando e' bambina.
Attraversa i suoi giorni da single smarrita e piena di speranza, fiduciosa nonostante tutto e attenta a non annullarsi in una visione disincantata e amara del mondo, quando in un giorno assolato di fine luglio incontra Carlo, l'uomo che finalmente forse sa capire davvero cosa si nasconde dentro e dietro a un vestito turchese indossato con disperato coraggio a un funerale. Con lui Maria compie un viaggio di parole ripercorrendo in tre giorni tutta la sua storia nella mansarda piena di musica e cose blu dove sono racchiusi i suoi simboli e i suoi sogni, dove si e' salvata perche' ha continuato a credere "nella poesia di un cielo diverso".

"di terra e di tempo" parla di vita e morte, attesa e fallimento, perdita rinuncia e conquista raggiunta attraverso una maturazione sofferta ma durevole. E' uno sguardo di consapevolezza e comprensione, un cammino di parole ed emozioni in cui desiderio di fede, speranza e amore si mischiano alle fragili passioni della vita e ai ricordi di un'infanzia difficile.
La struttura e' frammentaria come una rapsodia e nello stesso tempo geometrica e rigorosa, ma il lettore avverte che i canoni della narrativa sono alterati e si trova immerso in un linguaggio che e' piu' vicino alla poesia. Il romanzo e' ricco di riferimenti musicali (nelle pagine finali e' presentata la colonna sonora che accompagna i pensieri e le storie) perche' Maria si e' salvata inseguendo la sua musica interiore e ha cercato la bellezza nella voce, che era l'unica forza che nessuno poteva portarle via.

Lo stile e' innovativo: ridotta ogni distanza, il lettore e' presente quando le azioni avvengono, si trova ad ascoltare i dialoghi e viene coinvolto dalle riflessioni. Piu' che narrare azioni, all'autrice interessa dire che cosa i personaggi pensano mentre le cose avvengono e chi legge non puo' fare a meno di chiedersi "E io come amo? Come uso il mio tempo? So dire le cose che contano?" Si alternano telefonate e lettere, frammenti di analisi e ricordi ancora vivi di cui percepisci l'essenza coi sensi, lunghi elenchi o frasi ermetiche, quasi aforismi. La forma, apparentemente frutto di una prosa esuberante, in realta' costruisce progressivamente un'architettura complessa, dove ogni elemento e' accennato lungo la strada per essere poi recuperato nel ricamo del finale, trasformato e risolto. Per dirla con una metafora musicale, i temi vengono ripresi passando da una tonalita' minore ad una maggiore, come riproduce il Lied di Maria che canta a Carlo " …solo per amore siamo qui …", regalando vitalita', dolcezza e consolazione dopo la fatica del "viaggio" compiuto dal narratore e dal lettore a fianco dei personaggi.

Anche la grafica e' scelta in funzione dei significati: i diversi caratteri di stampa, i continui 'a capo', le parole pronunciate dai personaggi inserite direttamente nel testo, i riquadri che mostrano dettagli su sentimenti inesprimibili, tutto concorre a creare un effetto di immediatezza che trasmette il dolore e la speranza di Maria, chiamando il lettore a compiere un percorso personale, ad affrontare i temi fondamentali dell'esistenza fino alla catarsi tra i canali di Venezia, che illumina di perdono e pace le pagine finali.